Come una sola persona può cambiare in meglio un intero lignaggio
Ciao a tutti!
Oggi voglio parlare di un argomento che mi sta tanto a cuore. Ho, per forza di cose, già parlato di questo, ma volevo scriverne ancora, perché è davvero importante …. e tanto impegnativo! È un articolo per sostenere me stessa e tutti coloro che stanno facendo questo viaggio laborioso dentro e con sé stessi. Molti non hanno la minima idea della portata di valore che ha quello che stanno facendo, ed anche chi ne ha una vaga idea, non molto raramente se lo dimentica …
Cosa significa esattamente rompere il ciclo intergenerazionale del trauma? Cosa significa essere un “cycle breaker” (spezza ciclo)?
È la persona della famiglia che decide consapevolmente di porre fine a schemi familiari malsani/dannosi.
Come fai a sapere se potresti essere tu? Beh, intanto vediamo alcune caratteristiche che potrebbero darti qualche indizio sul fatto che tu possa o meno essere “l’interruttore del ciclo” nella tua famiglia:
se stai consapevolmente scegliendo di rompere gli schemi (comportamentali, emotivi, mentali) che hai imparato dalla tua famiglia, se riconosci i tuoi comportamenti meno che desiderabili e lavori sodo per cambiarli, se stai scegliendo un partner (e persone in generale) che ti fanno sentire al sicuro (invece di ripetere modelli di relazione plasmati dalla tua famiglia)…
se stai imparando a stabilire confini rigidi (o nessun contatto) con coloro che nella tua vita ti hanno causato danni, se stai imparando a parlare con compassione a te stess* e agli altri (per non ripetere gli stessi schemi di comunicazione), se stai facendo questo “lavoro” e rimanendo apert*, onest* e vulnerabile riguardo alle tue esperienze, per guarire le ferite create dall’infanzia e dalla tua educazione …beh, allora direi che sì, ti è toccato questo grande onore di essere un cycle breaker!

Ovviamente, col senno di poi, non possiamo non affermare che non sia un’esperienza meravigliosa. Un esperienza che durerà tutta la vita … ma all’inizio soprattutto, non sarà facile. Quando siamo degli “interruttori di cicli” intergenerazionali di traumi, siamo spesso in una situazione perdente, di apparente sconfitta.
Perché anche se provi a dire a te stess*: “Okay, non litigherò più, sarò all’altezza della situazione e non mi metterò al loro stesso livello (chiaramente si intende livello di consapevolezza; nessuno è migliore di nessuno), andrò solo a trovare la mia pace con la mia nuova famiglia nucleare da sol*…”, per quanto buone le tue intenzioni siano, tu sei ancora una “minaccia al sistema”. Perché? Perché stai mostrando che ci sono altri modi di essere al di fuori di quel sistema.
Dobbiamo essere forti, persistere e non mollare. Dobbiamo vivere vite autentiche per il nostro bene e per il bene di quelli che amiamo. D’altra parte, tanto dobbiamo sempre tenere presente che se diciamo quello che vogliamo, nel modo in cui veramente lo sentiamo, verremo definiti “aggressivi”.
Se cercheremo di compiacere sempre gli altri verremo comunque chiamati “egoisti” perché quello che faremo non sarà mai abbastanza. E questa cosa fa malissimo, soprattutto quando la si sperimenta in famiglia. Ci fa sentire “non visti” ed anche non capiti (nella nostra stessa famiglia?!?)
Se scegliamo di “interrompere il ciclo”, ci saranno persone che ci etichetteranno come il “problema”.

Se rimaniamo nella disfunzione, l’amore che riceveremo ci verrà dato a condizioni. Se passiamo oltre ad una relazione con la quale non siamo più in “risonanza”, alcune persone si sentiranno abbandonate. Se rimaniamo in relazione, ci potrebbe venir detto che siamo cambiati troppo e le nuove versioni di noi stessi non saranno accettate da chi ci sta vicino.
Se seguiamo un percorso non tradizionale, ci verrà detto che è troppo rischioso o che non funzionerà. Se facciamo ciò che ci si aspetta da noi, ci saranno ancora persone che criticheranno il modo in cui lo facciamo. Se stabiliamo un confine, molto probabilmente le persone non lo rispetteranno o lo violeranno perché non sono abituate a questo nostro nuovo, sano, modo di vivere.. Se non abbiamo confini annegheremo, cercando di soddisfare le aspettative di tutti.
Se avremo il coraggio di condividere i nostri doni con il mondo, ci saranno persone che preferiranno che restassimo in silenzio. Se rimaniamo nella nostra zona di comfort, vivremo nel rimpianto di “e se avessi…”
L’unica risposta è davvero vivere una vita che sia autentica per noi e permettere alle persone di fraintenderci nel processo. Perché lo faranno comunque.
Non è esagerato dire che ogni volta che parli in modo autentico, autorizzi le generazioni a venire ad essere sé stesse, e liberi gli antenati del tuo lignaggio che sono stati messi a tacere. Quindi, la domanda è: se il trauma è il problema, come guariamo?
Non abbiamo ancora tutte le risposte perché impariamo tantissimo tutti i giorni. Ma possiamo cominciare da questo: se ti concentri sull’identificazione e la guarigione del tuo trauma emotivo, diventi quello che viene chiamato un carattere, un personaggio, di transizione. I personaggi di transizione sono ciò di cui più abbiamo bisogno oggi.

Il dottor Carlfred Bartholomew Broderick (7 aprile 1932 – 27 luglio 1999) psicologo, sociologo e terapista familiare americano, studioso di matrimonio e relazioni familiari presso l’Università della California meridionale e autore di numerosi libri, ha definito questo termine. Dice che il personaggio di transizione è: “Una persona che, in una sola generazione, cambia l’intero corso di un lignaggio. Che in qualche modo trova un modo per metabolizzare il veleno e si rifiuta di trasmetterlo ai propri figli. Rompe gli schemi. Il suo contribuire all’umanità è filtrare la distruttività dal proprio lignaggio in modo che le generazioni a valle abbiano una base di sostegno su cui costruire vite produttive”.
Essere un personaggio di transizione è uno dei più grandi onori che potresti avere nel tuo lignaggio. Potresti essere la prima persona del tuo lignaggio ad andare all’università, potresti essere la prima persona del tuo lignaggio ad avviare un’impresa, e se puoi essere la prima persona del tuo lignaggio ad essere un personaggio di transizione, avrai dato un contributo significativo al mondo.
Come diventare un personaggio di transizione (cycle-breaker)? Penso che i 5 verbi chiave siano: AVVALORARE, EMPATIZZARE, CONNETTERSI, RIPARARE, FISSARE NUOVI LIMITI.
Personamente posso dire di star guarendo per me stessa e per i miei futuri bambini, così che io possa essere il genitore di cui avevo bisogno.
Chapeau a chiunque lavori duramente per guarire il trauma generazionale, affrontare emozioni difficili, regolare il proprio sistema nervoso ed interrompere i cicli familiari!
Grazie per avermi letto fin qui e a presto!
Rosa