“Trovare” il tuo Sé Superiore

Un MITO da sfatare

Ciao a tutti amici!

Avete mai sentito parlare di “Sé Autentico” o di  “Vero Sé” e concetti simili? Sono molto belli, certo, ed anche pieni di significato… ma, secondo me, questi termini vengono usati a sproposito, gli vengono affibbiati significati erronei ed equivocanti.

“Trovare” il tuo Sé Superiore o il tuo vero Sé è un MITO.

Il trauma ci priva della pace, della connessione, della sicurezza, dell’appartenenza e persino della nostra salute. Decidiamo di cambiare, di chiedere aiuto, di guarire perché raggiungiamo un punto in cui non riusciamo più a gestire il caos, la disconnessione, la mancanza di sicurezza, il sentirci indegni, la solitudine ed i sintomi che avvertiamo nel corpo. Ed un volta che iniziamo il nostro cambiamento, il nostro viaggio, quello che succede è che poi scopriamo lungo la strada qual è il nostro Sé Superiore o la nostra Autenticità (in qualsiasi modo si voglia chiamare questa parte di noi).

Anche se credo che questo sia vero perché l’ho vissuto, penso anche che ci sia una certa tendenza a  dipingere il “SÉ PIÙ ALTO” o il “VERO SÉ” come una creatura sfuggente e mitologica che inseguiremo per sempre. Ciò è ulteriormente cementato dalla “cultura tossica del benessere”, così come la chiamo io, che ci fa sentire come se fossimo criceti che rimangono fermi correndo su una ruota che gira, alla ricerca della “guarigione”. Questo anche perché spesso ci sono molti naturopati, pseudo-scienziati ed altre strane figure mitiche, che approfittandosi delle persone disperate e che magari non hanno una conoscenza abbastanza approfondita, vendono le proprie marche di integratori o continuano a promuovere il loro ultimo protocollo di “pulizia miracolosa”, promettendo che quel rimedio li porterà a raggiungere i risultati che vogliono.

Il mito di questo “inafferrabile” Vero Sé è perpetuato anche dal capitalismo: avere il nuovo IPhone, seguire la moda di stagione, avere l’ultimo modello di auto ecologica, avere una casa nuova, e questo e quello ecc.. Siamo costantemente alla ricerca di ciò che crediamo ci farà sentire come se fossimo “arrivati” ​​in un posto diverso da quello in cui siamo attualmente.

Il “mito del Vero Sé” è sostenuto anche dalla religione e persino da alcune forme di spiritualità. Tante religioni ci dicono che siamo dei miserabili perduti, ma, con un dato tipo di Chiesa o con un dato tipo di preghiera, saremo salvati – che chi siete, chi “supponete di essere” deve essere trovato in qualche figura sacra (resa sacra) o in quel dato orientamento religioso. Alcune forme di spiritualità fanno la promessa altrettanto rigida di renderci “integri” e “migliori”, mentre continuiamo, così, a guardare fuori da noi stessi.

Siamo mai soddisfatti? No.

Foto di arash payam su Unsplash

Qualunque cosa pensi di cercare non esiste. Se il tuo Sé più elevato è da qualche parte nel futuro, non esiste. Perché il futuro non esiste. Smetti di inseguirlo. Smettila di inseguire l’appartenenza, la pace, le cose, la salute, la salvezza, la tua autenticità… tutto questo.

a via assoluta verso il tuo Sé più elevato, verso la tua espressione più autentica è proprio ora.

Sei consapevole di questo momento? Non vivi nel passato o nel futuro? Stai notando i pensieri, le sensazioni del tuo corpo e l’incessante bisogno egoico che questo momento sia diverso da quello che è? Fantastico, allora sei consapevole.

Respiri profondamente? Rallenti, ti fermi, ti concedi tempo e spazio per lavorare sul tuo sistema nervoso? Benissimo! Ti stai regolando.

Il tuo Sé Superiore / Vero Sé / Autenticità è qui, in ogni momento presente. Non devi più cercare. Basta svegliarsi e darsi una “regolata” (nel senso giusto del termine)…!

Grazie per avermi letto fin qui e a presto!

Rosa

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