Possiamo essere i nostri peggiori nemici o i nostri più grandi guaritori.
Ciao a tutti ragazzi! voglio condividere con voi lo scopo generale e ultimo del lavoro di guarigione. Lo scopo per il quale poi, fondamentalmente, tengo questo blog…ed è SOPRATUTTO grazie a voi che mi leggete e mi sostenete con tutti i vostri incoraggiamenti! GRAZIE!!!
La più grande minaccia per l’umanità siamo noi stessi. La nostra mancanza di maturità emotiva. La nostra incapacità di comunicare in modo efficace. Come così pochi adulti riescono a superare i conflitti con empatia. Siamo in guerra con noi stessi e tra di noi. Abbiamo bisogno di guarigione.
La vera natura degli esseri umani è fatta di compassione, amore e consapevolezza. Siamo nati per connetterci e collaborare gli uni con gli altri. Aiutarsi a vicenda ed essere generosi è la nostra natura. Ma il trauma generazionale e le ferite bloccano la nostra vera natura. Diventiamo amareggiati, arrabbiati e sulla difensiva. Altre persone diventano minacce. Perdiamo di vista la realtà, ossia che siamo esseri spirituali che hanno un’esperienza umana. Che le nostre vite hanno significato e scopo. Che quando agiamo al di fuori della nostra vera natura amorevole facciamo del male anche a noi stessi.
La più grande minaccia per l’umanità è perdere il contatto con essa. Stiamo dimenticando chi siamo realmente. Ci stiamo facendo prendere dalla nostra dipendenza dal caos, dalla separazione, dalla divisione e forse dalla dipendenza più grande di tutte: incolpare gli altri per la nostra sofferenza.
L’epidemia di cui nessuno parla è l’epidemia dell’immaturità emotiva degli adulti. Il fatto che facciamo fatica a comunicare. Che ci insultiamo e ci abbattiamo a vicenda. Che non possiamo affrontare i conflitti in modi che servano a entrambe le persone. Che siamo diventati ipervigilanti dopo decenni di traumi complessi, quindi non riusciamo nemmeno a far entrare le persone, normalizziamo le strategie di coping disadattive piuttosto che curarle.

Lo spirito umano è in grado di superare qualsiasi cosa. Siamo nati per superare, per essere resilienti e per restituire qualcosa al mondo che ci circonda. Ma per molti di noi questo significa affrontare la realtà che non abbiamo sviluppato completamente emotivamente. Che siamo ancora bambini in corpi adulti, e questo viene fuori di più quando siamo arrabbiati o quando non otteniamo ciò che vogliamo. Non è il nostro stato naturale divertirci a distruggerci a vicenda. Non è il nostro stato naturale voltare le spalle alle persone che soffrono. La divisione non è ciò che siamo. Questa è la modalità di sopravvivenza. Quello che auguro a tutti noi è che si possa avere il coraggio di smettere di puntare il dito e di iniziare a guardarci allo specchio.
Cominciamo da noi stessi. È facile capire che il cambiamento del mondo è sempre iniziato e sempre inizierà da noi. Possiamo avere l’umiltà di iniziare a guardare “là fuori” come ad uno specchio e quindi, poi, di iniziare a guardare dentro noi stessi.
Possiamo essere i nostri peggiori nemici od i nostri più grandi guaritori.
Possiamo scegliere saggiamente.
Grazie per avermi letto fin qui e a presto!
Rosa