Non siamo “rotti”
Ciao a tutti amici!
Ma di cosa è fatto questo “linguaggio del corpo”??
Il linguaggio del corpo è fatto di: emozioni, sensazioni, sentimenti, sintomi e di tutto il resto. Guarire, sostanzialmente, è sperimentare, accettare, abbracciare e rilasciare il bisogno di etichettare qualcosa come “buono” o “cattivo”. La guarigione inizia quando la nostra mente si rende conto che la guarigione è possibile. Dopo aver capito questo, cominciamo a muoverci nel corpo, e viaggiamo avanti e indietro finché qualcosa si muove e cambia.
Guarire è arrivare alla fonte del nostro punto doloroso emotivo, fisico, mentale e spirituale, è apprendere da esso ed imparare ciò di cui aveva avuto bisogno per tutto il tempo. La guarigione è diversa per tutti, a tutti i livelli. Il viaggio di ognuno è unico.
Una volta che iniziamo a capire le forti grida del nostro corpo, impariamo a sintonizzarci con i suoi sussurri. Quei sussurri ci guidano a casa, ci riportano da noi stessi. Sulla via del ritorno a casa, iniziamo a sintonizzarci con la nostra bussola interiore ed impariamo ciò che vogliamo e ciò che non vogliamo e ad onorarlo con autenticità. Possiamo definire questo anche come “seguire il proprio intuito”.
Connetterci con la nostra intuizione significa che stiamo guarendo il Sé condizionato (traumatizzato); il nostro corpo si sente ascoltato, visto e sostenuto. Sembra che i suoi bisogni (i TUOI bisogni) siano presi in considerazione. Questo significa guarire.

Sentirsi più intuitivi e agire con autenticità significa che stiamo iniziando a sentirci al sicuro nel corpo. Quando ciò accade, iniziamo a disaccoppiare il nostro valore con le aspettative delle altre persone e impariamo ad avere una nostra prospettiva mentre riusciamo a “tenere” tranquillamente quella di un altro. Impariamo che siamo degni e sufficienti. Imparare il linguaggio del corpo è il modo in cui guariamo.
La somatica ed il corpo è dove possiamo trovare molte risposte alle nostre domande irrisolte riguardo i nostri sintomi. Il corpo è il luogo in cui possiamo facilitare la comunicazione con parti del cervello che non capiscono il linguaggio ed insegnargli a sentirsi al sicuro.
Non sei rotto/a. Il tuo sistema nervoso è bloccato in una modalità di sopravvivenza.
In situazioni difficili ed opprimenti, il tuo cervello e il tuo sistema nervoso si sono adattati per aiutarti a sopravvivere. Ciò significa che il tuo corpo mentale ha imparato uno schema neurofisiologico per tenerti al sicuro di fronte a stress e/o traumi.
Alcuni di questi modelli, tuttavia, sono fisiologicamente disadattivi e creano stress fisiologico cumulativo/cronico (carico allostatico). Questi modelli possono essere: ansia ed ipervigilanza, depressione, dipendenza, perfezionismo, intorpidimento/dissociazione, repressione/elusione emotiva, ecc..
In quel momento, attivare uno di quei modelli era la soluzione migliore che il tuo corpo mentale potesse trovare (al di sotto della tua consapevolezza cosciente) per farti sopravvivere. Hai fatto del tuo meglio con le risorse che avevi. Successivamente, nel tempo, questi modelli influiscono sul modo in cui ci muoviamo attraverso la vita, influenzando i nostri meccanismi interni per autoregolarsi e auto-calmarsi nei momenti di stress fisiologico/psicologico/fisico.
Questo può farci rimanere bloccati in uno stato di disregolazione del sistema nervoso per cui i nostri sistemi corporei non comunicano in modo utile e ora creano sintomi cronici e disturbi della mente. Il corpo sta dicendo: “Qualcosa deve cambiare, altrimenti rimarrò bloccato qui!”… esattamente come un’auto che rimane bloccata nel fango. Ma noi, se messi nelle condizioni giuste (ognuno ha le sue), possiamo muoverci attraverso il blocco e recuperare. Puoi ricablare il tuo cervello per la sicurezza e la connessione, insegnare al tuo corpo come tornare a casa da solo, regolare il tuo sistema nervoso e guarire la tua vita.
Quindi, in sostanza, non ci siamo mai rotti! ci siamo adattati per sopravvivere ed abbiamo fatto un ottimo lavoro! Rendiamoci conto di dove è potuta arrivare la nostra resilienza!
Pensavo di essermi “rotta” quando sono diventata costretta a letto con la fibromialgia. Pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato e che ero terribilmente sfortunata perché mi vedevo sottrarre tutta la vita in quel modo. Ma poi ho imparato che non sarei rimasta bloccata lì per sempre e che tutte le avversità e gli schemi di coping creati dal mio corpo mentale erano stati creati apposta per tenermi al sicuro … ma semplicemente, non erano più utili a me o alla mia fisiologia. Così ho creato nuovi schemi (pensieri, sentimenti e reti neurali) per aiutarmi a passare alla sicurezza, alla connessione, alla gioia e all’amor proprio. Cambiare il tuo cervello è possibile, guarire il tuo sistema nervoso è possibile!
Non siamo “rotti”!
Grazie per avermi letto fin qui e a presto!
Rosa
Leggerò ogni singolo articolo …complimenti per questa pagina che hai aperto e per tutte le conoscenze che condividi….
Valerio
Grazie 🙏 😊