Tanti dottori, zero problemi risolti

Frottole facili da vendere…

Ciao a tutti!

Tantissime volte sento dire dalle persone: “ho fatto tanti anni di terapia e ancora non ho pienamente risolto il problema!” “Ho cambiato tanti psicologi ma non riesco a stare bene ancora completamente, quando mi sembra di stare bene e finisco la terapia, poi dopo qualche mese ricompaiono i sintomi!”…

Oggi voglio parlare proprio di questo. Molte persone che conosco mi hanno raccontato questo ed anche le persone che non conosco personalmente, ma che mi contattano tramite social per un confronto, data la mia guarigione dalla fibromialgia, si lamentano di questa inconcludenza delle terapie.

Lì per lì, all’inizio sembrano stare meglio ma poi dopo un certo periodo di tempo dalla fine della terapia, i sintomi sembrano a mano a mano riaffiorare nuovamente. Allora si comincia a credere di essere in un tunnel dal quale non si esce più e di necessitare, ogni tot di tempo, di un aiuto, di un sostegno psicologico per recuperare il proprio benessere.

E nel frattempo passa il tempo, si spendono soldi, e non si è mai veramente guariti.

Oggi voglio parlare proprio di questo perché è un aspetto fondamentale. È fondamentale capire perché approcci come la terapia della parola o la meditazione,  da soli, non possano garantire una definitiva risoluzione.

Foto di Kristine Wook su Unsplash

Capire come agiscono questi approcci e capire come funziona il cervello ci permette di avere una maggiore consapevolezza di noi stessi ed anche una maggiore capacità di valutazione della scelta di come comporre la propria personale ricetta di guarigione, scegliendo tra i diversi approcci che agiscono in modo diverso su diverse aree del cervello.

Per questo, prima di affidarvi ad uno specialista, cercate informazioni sul suo CV di studi (di solito su internet qualche informazione si trova sempre anche perché ognuno di loro è registrato all’albo della professione) e vedete che percorso formativo possiede e che tecniche utilizza, così da capire se fa al caso vostro.  Questo vi farà risparmiare molto tempo, soldi e, soprattutto, salute.

Ma adesso vediamo insieme i diversi approcci e come funzionano.

Per guarire il sistema nervoso al fine di modificare alcuni schemi fisiologici dannosi, che causano direttamente condizioni di salute croniche, dobbiamo prendere di mira la mente e il corpo, ossia: prendere di mira diverse aree del cervello che danno una risposta attraverso la mente e il corpo.

Ci sono due tipi di approcci:  1) Approccio dall’ alto verso il basso;  2) Approccio dal basso verso l’alto

L’ approccio dall’alto verso il basso è mirato ai cambiamenti neuro plastici in queste aree:  

1) Corteccia prefrontale (Pre-frontal cortex – controllo cognitivo);  

2) Sistema Limbico (Limbic System – controllo comportamentale + emotivo).

Nell’immagine sottostante potete vedere fisicamente dove si trovano queste aree.

Alcuni esempi di tecniche che agiscono su queste aree sono la riqualificazione celebrale, la terapia della parola e la meditazione.

Seguendo la logica di questo tipo di approccio “dall’ alto verso il basso”, si suppone che una regolazione cognitiva potenziata consentirebbe a una persona di alterare la rilevanza degli attuali “stimoli” ambientali, ossia le minacce percepite e quelle reali, gli inneschi dei sintomi ed i promemoria dei traumi, i conflitti ed i fattori di stress.

Le limitazioni di tipo di terapie stanno nel fatto che  la capacità del cervello di regolare l’eccitazione attraverso la cognizione viene compromessa dallo stress acuto: quando viene attivato il sistema di allarme fisiologico del corpo, le aree del cervello responsabili di queste funzioni esecutive di ordine superiore si spengono e i nostri controlli cognitivi tipicamente umani non possono essere reclutati per spegnere la nostra risposta più primitiva: “combatti o fuggi”.

Qual è l’obiettivo di questo tipo di terapie? In sintesi potremmo dire che l’obiettivo è quello di aiutare le persone a pensare in modo diverso.

L’approccio dal basso verso l’alto è, invece, guidato dal somatico ed è rivolto a queste aree:

  1. Corteccia Prefrontale Mediale (Medial Pre-frontal Cortex – controllo razionale)
  2. Sistema Limbico (Limbic System – controllo comportamentale + emotivo)
  3. Cervello inferiore (Lower Brain – risposte base di sopravvivenza)

Nell’ immagine seguente, le aree sopra citate:

Alcuni esempi di tecniche che agiscono su queste aree sono l’ EMDR, le terapie somatiche, il breathwork (respirazione consapevole), la regolazione del nervo vago.

L’approccio “dal basso verso l’alto” è volto ad annullare l’impronta del trauma sul corpo accedendo direttamente al sistema limbico, il centro sensoriale del cervello, e prendendo di mira direttamente i recettori sensoriali situati in tutto il corpo. La corteccia prefrontale agisce ripristinando l’equilibrio tra il sistema cerebrale razionale ed emotivo.

Qual è l’obiettivo di questo tipo di terapie? In sintesi potremmo dire che l’obiettivo è quello di aiutare le persone a far fronte alle loro emozioni grezze, non elaborate, ed alle loro reazioni di difesa.

NB: Entrambi i tipi di approcci hanno un ruolo importante nella trasformazione dei modelli cronici e insieme sono strumenti incredibili per sviare i sintomi, guarire i traumi e ricablare il cervello.

Foto di Solen Feyissa su Unsplash

Ricablare il cervello” significa creare nuove vie neurali e nuove connessioni: modificando i collegamenti neurali si selezionano nuovi geni da attivare e se ne disattivano altri. E qui, un piccolo accenno ad un grandioso e spettacolare principio di epigenetica: gli scienziati hanno dimostrato che il nostro DNA può essere riprogrammato da parole, sentimenti ed intenzioni (pensiamo infatti alle diverse parole, le nuove emozioni che ci susciterà una situazione quando non la vedremo più come una minaccia…).

Noi siamo i programmatori. Il DNA è programmabile con emozioni ed intenzioni.

È un passo molto importante per poter fare un “salto quantico”, per sperimentare il livello successivo di coscienza… e mi fermo qui sennò apriamo tutto un altro tipo di discorsi (che io AMO ma che ci porterebbero fuori tema 😛 )

Non ci resta che programmarlo e sperimentare il prossimo livello di coscienza!

Tornando a noi… il succo della questione è che va benissimo fare psicoterapia nel senso di terapia della parole, meditazione ecc… va benissimo. Ma se si usano solo questi strumenti, tralasciando quelli che agiscono sulle aree del cervello che di fatto percepiscono la minaccia e fanno si che si inneschino i sintomi per proteggerci ( i sintomi non sono altro che vari tipi di risposta al trauma), avremo concluso ben poco.

Questi due approcci vanno usati INSIEME.

Non basta cambiare il modo di pensare e soprattutto se non si guariscono i truami non si riesce a pensare diversamente per molto tempo, perché se noi percepiamo una data situazione come una minaccia è chiaro che quando si verificherà quel dato evento noi proveremo paura; ecco l’emozione che guiderà i nostri pensieri. E quindi a poco servirà il pensare diversamente… sempre se ci si riesce in quei momenti….

Ricordiamoci che quando viene attivato il sistema di allarme fisiologico del corpo, le aree del cervello che corrispondono ai nostri controlli cognitivi si spengono.

Io leggo un sacco di life coach sui social pubblicare post o video dove dicono: “cambia la tua storia, cambia la tua vita”… certo è vero ma ehi, se solo fosse così semplice! C’è un lavoro che va fatto prima, uno step indietro, sennò quello che dicono questi personaggi non si può fare.

La verità è che il trauma richiede più lavoro rispetto al solo cambiare la propria storia o prospettiva. Quando siamo disregolati (innescati) da un trauma, la nostra corteccia prefrontale è come se non fosse “online” ed è praticamente fisiologicamente impossibile avere abbastanza regolazione del sistema nervoso e funzione esecutiva da essere abbastanza consapevoli di avere una “storia” da cambiare.

Guarire dal trauma significa fare un tuffo profondo nel sistema nervoso e nel suo impatto su di noi, che potrà pure essere scoraggiante all’inizio, ma anche necessario per sentirsi meglio. Bisogna scegliere dei professionisti che ci facciano sentire ascoltati e che capiscano che la nostra esperienza è valida, complessa e non può essere risolta semplicemente cambiando prospettiva.

Un life coach che afferma “cambia la tua storia cambia la tua vita” potrebbe non avere una piena comprensione di come il trauma influisce sul sistema nervoso di un cliente e della complessità del processo di guarigione che un individuo che ha subito un trauma potrebbe dover affrontare.

Un life coach informato sul trauma, che ha una formazione anche neuroscentifica di come funzioni davvero, d’altra parte, ha una comprensione specifica dell’impatto del trauma e può fornire interventi appropriati per aiutare l’individuo a regolare il proprio sistema nervoso, far fronte agli effetti emotivi e psicologici del trauma e lavorare verso la guarigione ed il recupero.

Il viaggio per trovare la tua causa principale del trauma può essere come andare alla caccia al tesoro della tua vita. Può essere un’esperienza sicura, stimolante ed emozionante, simile a quella di un archeologo che scopre un tesoro nascosto. L’intuizione acquisita può aiutarti ad andare oltre la semplice gestione dei sintomi, poiché ti consente di accedere a “nuovi livelli” dentro di te.

La tua vita può essere profondamente arricchita scoprendo tutto ciò che si trova sotto la superficie: guarire dal trauma ti aiuta a sbloccare un’opportunità più profonda di potenziamento, trasformazione ed a  raggiungere il tuo “prossimo livello” di vita.

Foto di Jack Sloop su Unsplash

Quando i life coach tradizionali e non informati sui traumi ti dicono di cambiare solo i tuoi pensieri per cambiare la tua vita, sappi che non capiscono come funziona effettivamente il cervello. Il solo tentativo di cambiare i tuoi pensieri da solo non cambierà la tua vita, ma “suona” bene ed è facile vendere questo concetto di sistema cognitivo-centrico/nervoso a persone che non conoscono le neuroscienze.

Sei mai stato in una situazione in cui stai lottando e qualcuno ti dice “basta cambiare i tuoi pensieri e cambierai la tua vita”? …Come se fosse così facile? I life coach che affermano queste cose adorano dirle perché suonano bene e sono facili da vendere. Ma la verità è che non capiscono veramente come funziona il cervello.

Se lo facessero, saprebbero che cambiare solo i nostri pensieri non cambierà necessariamente la nostra vita, perché quei pensieri “nuovi” non dureranno senza una guarigione del sistema nervoso che li produce. La chiave è cambiare il nostro sistema nervoso. E non è facile come cambiare i nostri pensieri. Richiede un reale impegno ma se siamo disposti ad impegnarci, ciò può trasformare totalmente la nostra vita.

La vera cosa da dire è: “Cambia il tuo sistema nervoso, cambia la tua vita”. La qualità della tua vita è un riflesso diretto della salute del tuo sistema nervoso. Quando il nostro sistema nervoso è sano, siamo in grado di presentarci al mondo come i nostri migliori sé. Viviamo e sperimentiamo le nostre vite attraverso il nostro sistema nervoso.

Quando il nostro sistema nervoso è disregolato, si riflette in ogni aspetto della nostra vita, dalla nostra salute fisica e mentale al modo in cui interagiamo con il mondo. Potremmo sentirci ansiosi o depressi, avere difficoltà a dormire o avere difficoltà a concentrarci. Le nostre relazioni potrebbero risentirne e potremmo avere difficoltà a goderci le cose che amavamo.

Ma quando il nostro sistema nervoso è sano, siamo in grado di presentarci al mondo come i nostri migliori sé. Siamo in grado di perseguire le nostre passioni e costruire relazioni appaganti. Siamo in grado di vivere la vita al massimo.

Cercare di cambiare i tuoi pensieri ti porterà lontano solo se li supporti con un sistema nervoso regolato. Regolare il tuo sistema nervoso è la chiave per cambiare i tuoi pensieri e raggiungere i tuoi obiettivi.

NB: Se le tue emozioni, il tuo corpo somatico e il tuo sistema nervoso non vengono regolati dal basso verso l’alto, non sarai mai in grado di cambiare in modo sostenibile la tua mentalità.

Cercare di cambiare i tuoi pensieri ti porterà lontano solo se li supporti con un sistema nervoso regolato. Regolare il tuo sistema nervoso è la chiave per cambiare i tuoi pensieri e raggiungere i tuoi obiettivi.

Foto di Markus Winkler su Unsplash

NB: Se le tue emozioni, il tuo corpo somatico e il tuo sistema nervoso non vengono regolati dal basso verso l’alto, non sarai mai in grado di cambiare in modo sostenibile la tua mentalità.

La maggior parte delle persone non è consapevole del fatto che i propri pensieri vengono creati dalle proprie emozioni, dal corpo somatico e dal sistema nervoso di momento in momento. Credono che se solo possono cambiare il loro modo di pensare, allora le loro vite cambieranno. Tuttavia, non è così che funziona. Per cambiare il tuo modo di pensare in modo sostenibile, devi prima regolare le tue emozioni, il corpo somatico e il sistema nervoso. Solo così i tuoi pensieri cambieranno in modo duraturo.

Quando le tue emozioni e i tuoi sistemi corporei somatici sono regolati, scoprirai che anche la tua mentalità segue l’esempio e cambia in meglio. Quindi, se stai cercando di migliorare in modo sostenibile la tua vita, inizia dal basso verso l’alto regolando le tue emozioni, il corpo somatico e il sistema nervoso.

Facciamo un esempio; una persona pratica solo la meditazione (approccio dall’ alto verso il basso) e dice di seguire le proprie intuizioni, la propria saggezza. Non solo il trauma può bloccare la sua intuizione, ma può essere facile confondere le risposte al trauma e l’intuizione. Imparare ad identificare e a fidarsi del proprio intuito può essere un atto molto curativo.

Non è sempre facile distinguere tra trauma e intuizione. Ma è importante imparare la differenza in modo da poter guarire e manifestare il “livello successivo” nella nostra vita.

Ricordatevi questa sequenza ad effetto domino:

Quando guarisci il tuo trauma, guarisci il sistema nervoso —> guarisci il corpo emotivo e fisico –> guarisci la tua energia –> guarisci la tua vibrazione –> la nostra realtà cambia e quando la nostra realtà cambia … siamo liberi.

Grazie per avermi letto fin qui e a presto!

Rosa

Libro consigliato: Stanley Rosenberg, Vago. Il mio nervo più importante, 2021, Macro Edizioni

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