L’elemento fondamentale per creare la vita che desideriamo
Ciao amici!
Ma che cos’è questo “bambino interiore”?? Cosa c’è dentro questo concetto? Come funziona e perché si dice che è così importante?…vediamo insieme cos’è ed in che modo ha a che fare con il nostro percorso…
Il nostro bambino interiore è la parte di noi stessi che mantiene ancora le emozioni, le credenze ed i ricordi “corporei” dell’infanzia.
Quando pensiamo al passato, ci pensiamo con la nostra attuale mentalità da adulti, applicando a quel passato tutti i tipi di razionalizzazioni degli adulti, ad esempio:
“Oh, non erano consapevoli di poter fare di meglio…” oppure “Non intendevano farmi soffrire, non gli hanno dato il significato che ho inteso io… “. Ed anche se questo può sicuramente essere vero, in quel momento stiamo negando la realtà del nostro bambino interiore.
Il nostro bambino interiore rappresenta le parti di noi stessi che sono ancora infantili e che custodiscono i ricordi delle nostre prime esperienze. Se abbiamo subito traumi o ferite croniche, il nostro bambino interiore si sente TUTTORA insicuro e ciò crea in noi la paura dell’abbandono, il non avere autostima e la tendenza ad essere molto critici con noi stessi.
Quindi, come guarire le nostre parti emotive più giovani che stanno solo cercando riconoscimento?
Possiamo iniziare a porre l’attenzione sul nostro bambino interiore anche solo pochi minuti al giorno.
Dobbiamo effettuare un completo riconoscimento del passato (non negazione) in modo che la memoria emotiva possa essere integrata, quindi eventualmente rilasciata.
Inizia a dialogare con il tuo bambino interiore e fagli sapere che adesso ci sei tu a proteggerlo e che è al sicuro con te. Questo è fondamentale per creare consapevolmente la tua vita.
I motivi per cui il tuo bambino interiore potrebbe non sentirsi al sicuro sono vari, ad esempio, il doversi esibire o raggiungere determinati risultati per ottenere l’amore dei genitori;
l’essersi sempre dovuti concentrare su come si sentivano le altre persone, il che ti ha fatto apprendere che le tue esigenze non hanno mai avuto importanza;
il far parte di un gruppo emarginato, l’essere stati derisi da bambini o essere stati presi in giro, il sentirsi isolati e/o soli;
aver avuto dei genitori che non hanno modellato meccanismi di coping sani (come affrontare le cose in modo sano) ed il caos, l’imprevedibilità e l’instabilità erano la normalità.
Per guarire il nostro bambino interiore dobbiamo parlare a noi stessi come se fossimo un genitore amorevole.
Per prima cosa dobbiamo esercitarci a stabilire confini chiari (da bambini non avevamo scelta, da adulti possiamo scegliere chi può avere accesso a noi), dobbiamo concederci il tempo per giocare, per creare e per “essere e basta”.
Ogni tanto dobbiamo metterci “in pausa” e ricordare a noi stessi che siamo al sicuro e che adesso ci siamo noi a prenderci cura di noi stessi.
Uno strumento molto efficace è scrivere una lettera al nostro bambino interiore riconoscendo tutto quello che abbiamo passato.
Lentamente, mentre lavoriamo sul nostro bambino interiore, noteremo che ci sentiamo più calmi ed in controllo della nostra vita. Questo perché le parti più adulte di noi si sentono affidabili nel prendersi cura del nostro bambino interiore.
Il tuo bambino interiore è giocoso, spontaneo, aperto e curioso.
Riusciamo a permettere a quella parte di noi stessi di esprimersi?

Guarire questa parte della nostra vita significa soddisfare i tuoi bisogni da bambino e questo è vitale per la regolazione della tua fisiologia e salute da adulto! Lo sviluppo e l’elaborazione delle informazioni del tuo sistema nervoso da bambino è il fondamento di come ti muovi nella vita di oggi da adulto e determina quanta salute e flessibilità hai. Fortunatamente il tuo bambino interiore può essere guarito e sostenuto.
Ormai l’abbia capito: il trauma causa disregolazione del sistema nervoso e questo perché i bisogni essenziali nella costruzione della tua persona sono stati soddisfatti in modo incoerente.
Questo non permette una sana espressione delle emozioni, l’esperienza di sicurezza nel corpo, i processi psicosomatici auto-regolatori che danno alla tua fisiologia flessibilità e resilienza ed il senso di fiducia in te stesso di cui hai bisogno per non abbandonare il tuo Sé.
I bisogni che dovevano essere soddisfatti in modo più coerente sono l’amore incondizionato, la validazione delle tue emozioni, il sentirti capito, visto per quello che sei, accettato nella tua interezza, l’avere confini sani, la co-regolazione emotiva.
Un bambino interiore non guarito disregola le tue emozioni, i tuoi processi e sistemi corporei e crea problemi per la tua salute. Un bambino interiore regolato e guarito è trasformativo per la tua salute mentale e fisica. Soprattutto quando stai guarendo da condizioni di salute croniche e vuoi interrompere la sensazione di blocco e vuoi invece provare vitalità e flessibilità.
Guarire il tuo bambino interiore significa essere in grado di muoverti nella vita di oggi con una bussola interna che ti consente di scegliere ciò che ti rende felice e che ti fa sentire bene nel tuo corpo senza comprometterti. Questo senso del Sé incarnato e allineato ti rende meno suscettibile alle malattie croniche ed ai disturbi psicosomatici perché è meno probabile che tu ti possa abbandonare alla ricerca di riempire il vuoto delle tue ferite non rimarginate.
Guarire il tuo bambino interiore ti consente di autoregolarti e nel tempo questo fa sì che tu costruisca un sistema nervoso autonomo, flessibile, che guarisce il modo in cui rispondi ai trigger (qualsiasi cosa ci inneschi).
Ecco alcuni esempi di cosa può soffrire oggi un adulto per non aver soddisfatto i propri bisogni da bambino: fatica cronica, dolore cronico, malattie autoimmuni, perfezionismo, people pleasing, dissociazione, repressione emotiva, ansia/depressione, ambizione esagerata, stress cronico, sovraccarico di pensieri, dubbi su se stessi, malattia di Lyme, fibromialgia ecc..
Possiamo aiutare il nostro bambino interiore a guarire, possiamo regolare il nostro sistema nervoso e guarire i nostri sintomi cronici utilizzando strumenti pratici che lavorano su mente e corpo che ricablano il cervello (ricablare vuol dire creare nuove vie neurali e nuove connessioni – modificando i collegamenti neurali si selezionano nuovi geni da attivare e se ne disattivano altri).
Il tuo bambino interiore si sente amato ogni volta che ti dai qualcosa che il tuo io più giovane desiderava disperatamente e che non gli è stato dato. Il trauma infantile non deriva solo da ciò di cui hai fatto esperienza, ma può anche provenire da ciò che non hai potuto provare.
Ad esempio, nessuna gioia, gioco, divertimento spontaneo: l’eccessiva serietà è comune nelle famiglie disfunzionali.
Questo può provenire dalla modalità di sopravvivenza a lungo termine in cui la giocosità non esiste. Ci ritroviamo da adulti a lottare per essere spensierati o per non stare sempre “in guardia”.
Oppure quando non abbiamo sperimentato nessuna “riparazione”: quando siamo feriti o traditi, è necessaria la riparazione. La riparazione è quando una persona si prende la responsabilità delle proprie azioni, vengono fatte le scuse e c’è un riconoscimento diretto di ciò che sarà diverso in futuro. Senza riparazione non impariamo relazioni sane.
Possiamo aver sperimentato negligenza emotiva: quando non sperimentiamo una figura genitoriale emotivamente connessa a noi apprendiamo che i nostri bisogni non contano. Ed il nostro ruolo da adulti diventa quello di correggere o controllare lo stato emotivo degli altri.
Quando non c’è spazio per essere un bambino: quando ad un bambino viene fatto ricoprire un ruolo di genitore, probabilmente gli mancherà la capacità di sviluppare completamente emotivamente il senso di sé. Questo perché, in questo caso, ci saremmo sempre concentrati sui problemi degli adulti “maturi” che non siamo mai stati in grado di risolvere.
Sperimentare l’impotenza appresa (quando non ci viene data la possibilità di lasciare situazioni di abuso e ci mancano le capacità di problem solving) o la mancanza di responsabilità: un tratto fondamentale delle famiglie disfunzionali è incolpare altre persone per i propri problemi. Quando non assistiamo a dei comportamenti da parte di adulti che si prendono le proprie responsabilità, non impariamo la resilienza necessaria per muoverci nella vita.
Quando non c’è spazio per gli errori: gli errori sono fondamentali per crescere e sviluppare la logica. Nelle famiglie disfunzionali è richiesta la perfezione. Questo ci dà problemi con la procrastinazione e la paura cronica delle critiche.

Come abbiamo visto, il trauma infantile non deriva solo da ciò che sperimentiamo, può anche provenire da ciò che non sperimentiamo. Abbiamo bisogno di appartenenza, sostegno emotivo, compassione ed apertura per sviluppare pienamente un senso di sé.
Iniziamo a portare avanti un dialogo interiore con noi stessi, usando delle affermazioni che fanno sentire al sicuro il nostro bambino interiore: “Io non sono il mio passato. Sto crescendo, guarendo ed evolvendo ogni giorno. Sono orgoglioso di aver scelto me. Non faccio più cose per obbligo o senso di colpa.
Quando mi sento bene, le altre persone intorno a me si sentono bene. Faccio delle scelte nel mio interesse e non biasimo gli altri, mi assumo amorevolmente la responsabilità della mia vita. Le mie esigenze contano, quindi mi prendo piccoli momenti ogni giorno per esercitarmi a soddisfarle. I miei hobby, passioni e curiosità contano. Trovo tempo per creare quello che voglio, in me scorre una sterminata creatività. Posso riposare, fare le cose che mi piacciono e non apprezzarmi più in base alla mia “produttività”.
I segni di un bambino interiore ferito possono sembrare tratti caratteriali o tendenze che perpetuiamo nella nostra vita senza capire perchè, ad esempio: credere che “amare” implichi aggiustare, salvare o soccorrere qualcuno;
credere che la lealtà alla famiglia o all’interno di una relazione romantica significhi sopportare abusi o abbandono emotivo;
essere iper-individualista e fare fatica a chiedere aiuto quando ne hai bisogno;
sentire che qualcosa è sbagliato in te, che non puoi fare nulla di giusto;
la mancanza di confini che ti fa sentire costantemente sfruttato, risentito o prosciugato;
vivere in un costante stato di paura e avere una dipendenza emotiva da situazioni caotiche o di crisi;
giudicarsi severamente, essere perfezionista perché temi che qualcuno veda i tuoi difetti (o meglio, umanità);
credere di essere responsabile delle emozioni degli altri ed abbandonare i tuoi bisogni per compiacere gli altri, prendendo decisioni principalmente basate sull’approvazione (o sulla mancanza di approvazione) dei tuoi genitori piuttosto che sui tuoi bisogni o valori.
Lo sviluppo emotivo dell’infanzia pone le basi per le relazioni adulte, la nostra autostima e la convinzione generale di come sia “l’amore”.
Riparare noi stessi (imparare come stabilire dei limiti e come soddisfare i nostri bisogni) è qualcosa che la maggior parte di noi non ha imparato durante l’infanzia.
Poiché personalmente non ho appreso queste abilità, mi sono ritrovata in relazioni e situazioni in cui quasi sempre ignoravo i miei bisogni ed interpretavo il ruolo di ”genitore”, “figura di riferimento”, “custode” in qualsiasi tipo di relazione. Questa non è una vera connessione emotiva, motivo per cui mi sentivo sempre così sola ed insoddisfatta.
Se vuoi iniziare a guarire, il primo passo è conoscere te stesso. Trascorrere del tempo solo con te. Imparare le tue preferenze, trovare i tuoi interessi, onorare ciò che ti dà gioia.
Nelle case caotiche o disfunzionali, i bambini vengono istruiti allo schema del people pleasing (adulazione) ossia al mettere gli altri prima di se stessi. In questo ambiente, c’è una mancanza di senso di sé. In questo ambiente il “sé” deriva solo da ciò che gli altri pensano di noi o da come gli altri ci fanno sentire.
Devi imparare a conoscerti. Impara la tua voce interiore. Stai con le emozioni difficili che arrivano quando smetti di compiacere le persone.
Il nostro bambino interiore è una forza potente dentro di noi che rappresenta la nostra natura innocente, giocosa e curiosa. Contiene preziose lezioni e ci aiuta ad accedere ad emozioni e desideri profondi.
Coltivando e onorando il nostro bambino interiore, possiamo allinearci meglio con il nostro vero scopo e usare il potere della manifestazione per creare la vita che desideriamo.
È importante ascoltare il nostro bambino interiore e permettergli di guidarci nel nostro viaggio verso una vita appagante e piena di significato.
Grazie per avermi letto fin qui e a presto!
Rosa